Pagina:Vasco - Della moneta, 1788.djvu/51


47

d’oro1 ovvero accetterà uno Zecchino calante al corso dello Zecchino giusto, quel mercante, ch’avrà già contrattata la sua merce a un prezzo più alto del giusto, il che ritorna al medesimo. Riguardo alle monete d’argento, quando il calo sia considerabile si vedrà ben presto scemato il loro valere numerario nel corso comune del commercio, come ne fa fede la universale sperienza. Se le monete calanti non saranno proibite presso le Nazioni straniere, ne sarà tanto maggiore l’introito e l’uscita, e questa circolazione sarà particolarmente vantaggiosa nel caso, che non è infrequente, di trovarsi quasi tutte calanti le monete che più abbondano in commercio, come sono i Gigliati. Quando poi fossero presso le Nazioni confinanti vietate le monete calanti, non potendo servire esse allora per pagare i tributi al Principe nè i debiti del commercio esterno, nè essendo obbli-


gato
  1. Il tacito consenso dei negozianti è sempre stato quello, che ha dato qualche rimedio ai cattivi sistemi di monetazione. Si è dato il caso, che fossero proibite le monete calanti, e che non se ne trovassero di giusto peso: Cos’han fatto i negozianti? hanno introdotto l’uso di pagar oro in carta, che vuol dire, fare un rottolo di monete d’oro, e pesarlo tutto insieme, bonificando a tanti soldi per uno i grani che mancavano all’intiera somma. Ho visto in una piazza di commercio spendersi col bonificamento del calo ogni moneta per quanto mancasse dal giusto peso. Uso eccellente.