Pagina:Vasco - Della moneta, 1788.djvu/176

172

abusivo delle monete poneva rimedio a questo inconveniente. Da ciò si potrebbe conchiudere che molto meglio si conosceranno le vere proporzioni veglianti in un paese dal corso abusivo delle monete, che dal corso legale. Ma gli inutili tentativi fattisi in ogni paese per impedire il corso abusivo, le leggi che vietano l’estrazione delle monete, la loro fusione, gli affinamenti, gli assaggi, la separazione dei metalli fuori delle zecche: tutte queste leggi, benchè riconosciute dai Principi stessi inefficaci negli Editti stessi, in cui si rinnovano, operano però sempre un qualche effetto, per cui la proporzione fra i due metalli non si può mettere dal commercio a quel giusto livello, a cui perverrebbe naturalmente, e senza vincoli.

Il timore d’intorbidare un esteso e vivace commercio ha persuaso alcuni Governi, se non a permettere espressamente, almeno a tollerare con piena acquiescenza tutto ciò che altrove in questa materia chiamasi abuso. Sono in Genova molte botteghe di cambiavalute, ove continuamente si patteggia il prezzo d’ogni sorta di monete. Questi negozianti cavano il loro profitto dal comprare le monete a meno del corrente loro valore, e dal venderle a più.