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238 TERZA PARTE

INTERMEDIO TERZO.

“Non meno festoso fu l’intermedio terzo: percioche come per la fauola fi - conta, occupato Amore nell’amore dellasua bella Psiche: & non piu curado di accender necori de mortali l’usate fiamme, 8& usando egli con altri, & aleri con lui fraude, & inganno, forza era, che fra i medelimi mortali, che sen Za amore viucuano mille fraudi, & mulle inganni fimilmére furgeslero: & p cio apoco apoco sembrando, che il pauimento della scena gontiasle, & final «mente, che im fette piccoli monticelli conuertiro fi fusle, fi uidedi essi come cola maluagia, & noceuole uscir prima sette, & poisetr’altri Inganni: i quali “ageuolméteper tali fi fecer conoscere, percioche non pureil bustouutto mac chiato a slembianza di Pardo, & le coscie, 8& le gambe serpentine haucuano: male capelliere molto capricciolamente; & con bellislime attimdini tutte di malitiose Volpi fi vedevan composte; tenendo in mano non fenzatiso decircunstanti altri Trappole, altri Ami, & altriinganneuoli Oncini, o Rapi; fotto i quali con fingolar destreza erano state, per uso della Musica, che afare haucuano ascoste alcune Storte Musicali. Questi espzimendo il pree scritto concetto; poi che hebberoprima dolcillimamente caniato, et poi cas tato, etsonato1l seguente Madrigale andarono con belliflimo ordine (materia agl’Inganni della Commedia porgendo) per le quattro prescritte stra dedella Scenaspargendofi. & Amor uinto, & prigion posto in oblio L’Arco, & l’ardente Face Della madre ingannar nuouo desio ‘Lo punge, & Sa lui Psiche inganno face» Etse l’empia, & fallace Coppia d’inuide Suore inganno, & froda Sol pensa: hor chi nel mondo oggi piufia, ChelRegno anoi non dia? D’inganni dunque goda “Ogni saggio; & se speme altral’inuita, «Benla Rtrada ha smarrita.

INTERMEDIO QVARTO.

“Ma derivado Aagl’inganni l’offese, et dall’offese le dislenfioni, etlerifleze +Mmille altri fi fatti mali, poi che Amore p laferitadalla crudel lucerna riceuuta non potevaall’usato ufitio diinfiammarezcoride uivétiattendere nell’in termedio quartoin vece de sette monticelli, che l’altra uolta nella Scena dimostri s’erano, fi uidein questo apparire(p dar materia alle turbationi della Commedia)fetre piccole Voragini, onde prima un’oscuro fumo, etpoia po coapoco fi nide uscire con una insegnain mano |a Discordia conosciuraz ol ‘treall’armi dalla variaca, et sdrucita veste, ctcapellaturazet con lei l’Ira, cono ‘nosciuta oltr’all’armianchyella dacalzarenti a guisa di zampe, etdalla testa n vece di Celata d’Orso, onde continuamente useiva fumo, et fiamma: ct la “Crudeltà con la gran falcein mano, notap la Celataa guisa di testa di Tigle