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886 TERZA PARTE

racsicondottiad honerare, & riceuerela nobile Sposa: la qual nusa coni dò nesco, honesto, 8 gétil habito, & con un libro nella destra, & un Flauto net la finistra mano parcua, cheton un cerro affetto amoreuclevuolesle inuntare iriguardanti adapplicar gl’animialla uerautrtù: & sotto lacostei tela (pur fempre, cometurtel’altre, di chiaro, & scuro)fi uedeua dipinto un grande, et n1cco Tempio di Mineruazia cui statua coronata di bianca Oliua, & conlo fcudocome è coftume) del Gorgone, fuor d’eslo posta era: innanzi alquale, & dat lati, entro ad un ricinto di balaustri, fatto quasi per pasleggiare, fi uedeua unagrande schiera di grauiffimi huomini, i quali(benche tutti lieti, & festanti)rireneuano nondimeno nella lembianza un certo chedi uenerabile. Erano questi ancor esli al natural ritratti nella Teologia, & perfantità H chiarissimo frate Antonino Arciuescouo di Fiorézaza cui un Angeletto ser baua la ucscouil Mitria: & con lui fi uedeuail prima frate, & poi Cardinale Giovanni Domenici: et con loro don Ambrogio generale di Camaldoli, et M. Ruberto de Bardi, Maestro Luigi Marsili, Maestro Lionardo Dati, et altri molci: 1 come da altra parte, et questi cerano i Filosofi fi uedeua il platoni co M. Mardùilio Ficino, M. Francesco Cattani da Diacceto, M. Francesco Venniiluecchio, et M. Donato Acciaiuolizerper le leggiuiera col gradeAccur fio Francesco suo figliuolo, M. Lorenzo Ridolfi, M. Dino Rofloni di Mugel lo, crm. Forese da Rabatta. Haueuaui i Medici anch’esli i lor ritratti, fra qua li uacstro Taddeo, Dino, et Tommaso del Garbo con Maestro Torrigian Va lori, et maestro Niccolo Falcucci haucuano i luoghiprimi. Non restaronoi Matematici fi cheanch’hi dipinu non uifuslerozerdi questi oltre all’antico Guido Bonatto ui lì uedeua maestro Paolo del Pozo, etil molto acuto, etingegnoso, et nobile Lconbatista Albertizet con efli Antonio manetti, er Lorézo della Go!paiazquello per man di cui habbiamo quel primo merauiglioslo Oriuolo de Pianeti, che oggi con tanto stupordi qlla età hi uede nella Guar daroba di questo Eccellentiflimo Duca. Eraui ancora nelle nauigationiilpe ritiffimo, er fortunatiffimo Amerigo Vespucci, poiche fi gran parte del mon do per ellere tata dalui ritrouata ritiene per luiil nome d’Amecriga. Pi uariapoi, et molto gentil dottrinaui eramesser Agnolo Politiano; a cui quanto la Latina, etla Toscana fauella da lui cominciate a risurgere debbino, credo, che al mondo sia aslai basteuolmente noto, Eran con lui Pietro Crinito, Giannozo Manetti, Francesco Pucci Bartolommeo Fontio, Aleflandro dec Pazi, et M. Marcello Vergilio Adriani padre dell’igegnofissimo, et dot tilsimo M. Gio. Batista detto oggiil marcellino, che uiue, ctche co tato hono= re legge publicamente in qsto Fiorentino studio, et che nouellamente di còmelsione di lor Eccell. Illust. fcriue le Fiorentine Historie: etui era n. Cristo fano Landini: x. Coluccio Salutati, etser Brunetto Latiniil maestro di Dante. Neui mancarono alcuni Poeti, che latinamente haucuano scritto come Claudiano, etfra piu moderni Carlo Marsuppini, et Zanobi Srrada. Degl’Hi storici poidi uedeua M. Francesco Guicciardini, Niccolo machiauelii, nu. Lio" nardo Bruni, M. Poggio, Matteo Palmieri, etdi quei primi Giovani, et Mat= to Villanizetl’antichissimo Ricordano Malecspini-Hancuano tutti, o la mag gior parte di questi a soddisfatione de riguardati quali, che acaso posti ui fus deco nelle cartc, o nelle coperte de libri, che in man tencuano ciascuno il suo pome