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sa palificata un circuito di Fortezza da la sua eminente vedetta guardato, dove l’Uccellatore stà come in sentinella spiando gl’augelli, che vi s’avvicinano, e donde contro loro scaglia alcuni legnetti per abbassargli, e cacciargli nella rete; come dirò nella seguenza.

Che che sia l’origine del nome, il Roccolo si pianta sù le costiere, ò frontiere de colli, e monti, ed in altri elevati siti, da quali si vegga da lontano la venuta degl’augelli, non in luogo però tant’alto, che sia troppo bersagliato da venti, che turbano l’uccellagione, e sconvolgono le reti, che dalla loro violenza restano talvolta lacerate, ed in più brani appiccate a gli rami de gl’alberi penzoli avanzi, e trofei dispersi della loro insolenza. Sebbene però nelle pianure non è si frequente l’altezza d’un sito confacente alla convenienza del Roccolo, non per questo s’esclude, che non si debba, e possa piantare ancora in basse campagne, perche il più delle volte gl’augelli si ritirano dal monte al piano; ed è avvenuto spesse siate, che si fece più presa d’uccellame nel piano, che sù ’l monte conforme la stagione, ed il passaggio loro, ed anche per ragione dell’esca. Onde si conchiudeche il Roccolo si può formare tanto sù poggi, e monti, quanto in pianura, dovendosi solo avvertire, che gli Roccoli del piano debbono essere piantati entro a le vigne, ò nelle boscaglie, perche gli Tordi in campagna rasa, ed aperta non posano con tanta franchezza, come lad-


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