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— Verrete a trovarci maestro? — domandò alfine la fanciulla.

— Grazie, verrò, ma che giova? sono cinque mesi di lontananza... è una nuova stagione che si chiude; chi sa se essa potrà rinnovarsi, se ci ritroveremo come ci lasciamo!

— Io lo spero, lo credo... preghiamo Iddio, — disse Violante, pensando semplicemente alla continuazione di quella sua vita serena, irradiata dall’affetto della madre e degli amici e dai diletti dell’arte.

— Sì, preghiamo! — mormorò Montalto, che la fede profonda della fanciulla aveva sempre intenerito.

E stettero ancora alcun tempo seduti, uno accanto all’altro, senza proferire parola, senza che le loro mani, forse desiderose di stringersi almeno una volta, si fossero mai incontrate, tinche all’orologio della torre vicina suonò la mezzanotte.

Quei suoni squillanti sembravano entrare come lugubri rintocchi dalle finestre. Poco dopo la marchesa ricomparve. Il maestro s’accomiato con brevi, soffocate parole e partì con un senso di strazio nel cuore.


🞻 🞻 🞻


La città era deserta, Montalto aveva sospeso le sue lezioni private e anche il liceo doveva chiudersi tra poco. Benché vivesse m famiglia, gli sembrava d’essere molto solo; cogli alunni si sen-