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metá dell’intera sua popolazione, aveano diffinite contro Palermo e tre valli rimanenti la controversia: la controversia, cioè di sapere se il vantaggio d’avere un parlamento particolare in Sicilia vincesse i fastidi di quella troppo aristocratica natura della siciliana costituzione del 1812, e principalmente del censo cosi alto de’ deputati. Nel momento in cui scrivo piú di una siciliana effemeride vien deplorando questi e simili danni del loro patrio statuto; ed altro non fa se non ripetere i detti contenuti nelle napolitane scritture del 1820. Or tutto è mutato; non il maggior numero di Sicilia implora, come in quell’anno, gli ordini dello statuto di Cadice, ma tutte le menti si sono rivolte a chieder concordi un parlamento siciliano; altri dunque sono gli obblighi del governo ed altro il debito degli scrittori verso la Sicilia.