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Trento 83

ò se pur lo volevano, era a modo loro.

[Papa Paolo terzo cosa dica di Trento.] Trovato alla per fine il Luogo, cioè Trento, come Città contermina, e promiscua; e, secondo la Bolla di Papa Paolo III. Sito commodo, libero, e a tutte le Nazioni opportuno, si disputò lungamente del tempo, e modo. E dovendovi convenir, oltre gli Ecclesiastici, tutti li Prencipi Secolari del Christianesimo, per via d’Ambasciatori, ogni ostacolo tentò opporsi, e un ritardo non aspettò l’altro.

[Inventione di correr le Poste ritrovata novamente.] Per poi metter’à segno la riduttione de’ Padri, e de’ Soggetti, quante prattiche, quanti motivi, quante mosse? Quali spese, quali speditioni, quali messaggi? L’humano ingegno, anzi la Divina Providenza fè all’hora trovar’ il modo di Correr le Poste; non già per via semplice di Tabellarij, uso antichissimo: ma per viaggio celere straordinario di mutar Corrieri, e Cavalli ad ogni tratto; così che’ correndosi con piè fresco sempre à nova lena, si fan fino 10 miglia per ciascun’hora. E l’Inventor, essendo stato un Fiamingo di Casa Tassis, fu perciò fatto General delle Poste da Carlo V.

Intimato il Concilio l’anno 1542 per la sudetta Bolla di Papa Paolo III tre anni passorono d’intervallo à dar principio. Tante furono le Remore di difficoltà in un tal Mare; e ciò à causa de gli Heretici principalmente, che vedendosi fatti li Ponti d’oro, per venir’ à Trento facevano nascer Montagne d’intoppo nel mag-