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68 Trento

Unica verità del mondo.

[Tombe rimarcabili.] Alla porta laterale verso Aquilone stà sepolto il Canonico Decano Antonio Fati, Tabarello, di cui vive il ritratto su’l muro a piedi d’una Beata Vergine, d’un S. Vigilio, e Santa Emerentiana, Figure nobili. Di sotto parla l’Epitafio d’esso Decano, nominato decoro della Patria, e sù la Tomba vivono le di lui Armi.

Vicino stà la Lapide d’Arma Cazzuffi con Epitafio consunto da Calpestio; Ne s’è perdonato al Nome del Canonico Francesco Cazzuffi, che vi si tiene con titolo di Decano di Duomo, e di Vicario Generale, Honor’, e Carico sostenuti egregiamente.

E poco lungi si ritrova il Canonico Alberto Alberti di Denno, fù Vicario Generale del Vescovo Cardinal Bernardo Clesio. L’Armi su la Tomba mostrano l’antico Scudo di Sbarra, ò Fascia obliqua con una Stella: benche il moderno sia inquartato con le mezze Aquile coronate, così fatto ampliare dal [Canonico Giorgio Alberti, sepolto dove.] Canonico Giorgio Alberti del medemo Ceppo, che senza Epitafio riposa con detto Alberto suo Pro Zio. Questo Giorgio, Inviato dal Cardinal Lodovico Madrutio per la Chiesa di Trento alla Corte Imperiale, colà in dieci anni continui, li più ardui, diede tali prove di fede, valor’, e desterità, che à Nomina poi, e Moto proprio della Maestà Cesarea di Rudolfo II venne intavolato in Roma Auditor di Rota, e n’hebbe anco vivi impulsi dallo stesso Cardinal Lo-