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Trento. 449

[Gran Sala del Palazzo e sua pittura] bilela gran Sala posta in quadro, e tutta à pittura historiata dall’Imprese di Carlo V. e della di lui vita, come pur vi si vede espressa la di lui morte, seguita nell’Escuriale di Spagna, all’hor che, doppo rinunciato al Figlio Filippo il Regno, & al Fratello Ferdinando l’Imperio, si ridusse à finir’ i suoi giorni trà gli Heremiti di S. Girolamo. [Riflesso notabile di due Statue.] Il Camino di questa Sala, ch’è cospicuo, fù già armato da due alte Statue di Bronzo, gittate così al vivo, che han fatto i piedi; e si come stando quì parlavano à motto della caducità delle grandezze terrene: così partendo han’ insegnato in prattica la lor teorica.

[Sito fuori del Palazzo quale.] Il sito al di fuori contiguo al Palazzo non può essere più proprio in genere di delicia, e d’amenità, massime in Primavera, e prima Estate, che vi si gode con il corso del vicino Adige, il zampillar de’ ruscelli, il canto de gli Augeletti; la verdura de’ Prati; la coltura de gli Horti; la copia de’ Vignali; e trà una popolatione di Pioppe la solitudine. [Cascata d’Acqua notabile.] In faccia poi tenendosi di là dal Fiume una cascata d’Acqua, che si vede precipitar dal Dorso di Sardagna con piè d’argento. Acqua, che senza gran difficoltà si potria condur davanti al Palaggio, per ivi farla saltar à misura, che casca con diletto da Prencipe. Non lungi dal Luogo posta nel Campo vedesi una Casa in Isola, over Serraglio, che servi altre volte per i Lioni; e nel vicino Prato al favor d’un Alveo s’è di nuovo costrutto un Edificio di Polvere, che stà in moto.

Fù fabricato il Palazzo di prima pianta dal Baron Gio: Giovanni Giovanni Gaudentio Madruzzo Padre del