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L’uomo lo è ancor peggio. Il fanciullo piange se lo mutano di appartamento e se gli si affaccia un viso nuovo; e così pure spesso il demente. E per gli adulti e sani il così faceva mio padre è una regola si generale che guai a chi vi manca; e tanto meno egli è civile, tanto più ha spiccata quest’antipatia ad ogni innovazione. Ben inteso, alle grandi novità; chè delle piccine tutti son avidi e ghiotti, e tanto più quanto più deboli di spirito, come i fanciulli e le nonne.

Così, nei selvaggi, tutti andranno a gara a mettere in mostra prima degli altri una penna di un nuovo colore o un tatuaggio a linee cilindriche invece che quadrate; ma Dio ci guardi di mutare i costumi, anche i più assurdi, dei loro padri. Ed è bello, a proposito, il fatto di quell’australiano che avendo perduto la moglie di malattia e attribuendola, come era costume della tribù, a malefizi, voleva vendicare la morte uccidendone i pretesi autori. Fu minacciato del carcere se lo tentasse e per alcuni giorni si astenne. Ma il meschino era però diventato magro, triste, vergognoso di sè. Passati alcuni giorni non potè più rattenersi, e commesse le uccisioni di rito, ritornava contento come un uomo onesto che ha adempiuto al suo dovere (Letourneau).

Ed in China non è molto che era decretata la pena del carcere al marinaio che adottasse un’àncora all’Europea; e fra i Dayaki era delitto attaccare i ceppi di vite con dei tagli a V come gli occidentali.

Le religioni sono in gran parte l’effetto della resistenza degli istinti conservatori ad ogni nutazione, sia buona o cattiva; sono la perpetuazione e la con-