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del peso della moglie 323

vedere. Dalla qual similitudine queste meschine genti, che ingiustamente e per forza patiscono cotale ingiuria delle mogli, e, non potendosene prevalere, fanno vista di non s’accorgere, si sono poi assomigliati ai montoni; e, a comparazione di quegli, ad altri si dice «cornuto», «scornato», overo «ti segherò le corna», ad altri poi che «le corna gli tolgono il vedere». Dunque da tutte queste cause (per quant’io all’improviso ho potuto ricordarmi) gli uomini, che hanno le mogli impudiche, son detti «cornuti». — E, cosí detto, si tacque.

Finito che ebbe Trifone, parvemi ch’egli avesse cosí bene e compiutamente detto, e con tanta felicitá a fine il suo discorso recato, che io non pensavo che sopra tal materia restasse piú che dire. E giá, l’altrui ingegno misurando dal mio, volevo proporre al nostro re nuovo argomento di ragionare, quando, volgendomi, vidi il Cesario ed il Selvago, i quali, essendo di parer diverso a quel di Trifone, nè tra loro convenendo, giá cominciavano, con alte voci contrastando, a farsi sentire. Per la qual cosa io mi ritenni; ed il re, lodato Trifone, impose al Cesario, ch’a lui seguiva, che dicesse. Ed egli, con la solita prontezza d’animo e di lingua, prese baldanzosamente a dire in questo modo:

Se le corna, saggia ed amica compagnia, fussero solo a uomini d’animo vili ed impotenti, io direi che Trifone non solamente avesse trovata la prima origine ed espresso la vera sostanza d’esse, ma che avesse anco lasciato a noi altri pochissima materia di estenderci piú avanti coi nostri discorsi. Conciosiachè, con tanta efficacia ha espresse queste sue ragioni, che non è alcun di noi, per quel che io ne pensi, che non sia rimasto sodisfatto del suo dire. Ma, considerando, all’incontro, le corna essere piú tosto di valentuomini e marziali che di persone maninconiche e modeste, come sarebbe a dire letterati, mercatanti ed altri uomini di faccende, i quali, per il continuo studiare e lambiccar del cervello, si veggono men che gli altri potenti all’altrui forze resistere, dirò che Trifone non abbi tócco il vivo nè il midollo di questa cosa. Perciochè tutto il suo discorso è stato per isprimere le corna de’ cornuti volontari o di quelli che, sapendo d’averle, contra lor voglia, per buon rispetto, se