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176 ii - angoscia doglia e pena


di nutrimento, piú delle volte son cagion de scognare i denti: perciò tal labre offendeno, piú tosto che inducano alcuna suavitá basando; imperò si deveno recusar di basare. Ma quanto i labri son piú robicondi, tanto sonno piú deletevoli li sua basioci, perché sono pieni del succo, dal quale nasce suavissimo baso. Sí che, lassando le cortegiane e la cortigiana lascivia, quando voi vedarete onesti uomini e donne basarsi, giudicarle essere congiunti in matrimonio; non perciò, per un semplice baso, perché il baso talvolta fra amici e parenti gli è segno di un certo onesto amore e benevolenza. Pertanto il baso furioso è di maritati, semplice gli è di amici e parenti. Né qui intenderete di quel baso di Teseo con Ariadna, nè di Paris con Elena, nè di Pirro con la nepote di Ercole, nè di Telamone con Esione trogiana, nè di Achile con Briseida, nè di Aiace con Tecmessa, nè di Cefiso con Liriope; ma del Biondo, giá maritato con Iulia Marsia napolitana, nobile di sangue, ma di lingua iniuriosa.