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202 SOFOCLE 1255-1270

teseo
Chi mai costui sarà,
1255che biasimare anch io dovrei?
edipo
Mio figlio,
quell’odïoso, o re: né v’è mortale
che con piú grave cruccio udir potessi.
teseo
E come? Udir non puoi, forse, e non fare
ciò che non vuoi? Che cruccio t’è l’udire?
edipo
1260Nimicissima al padre suona, o re,
quella sua voce. A ceder non costringermi.
teseo
Ti astringe il gesto suo. Vedi se provvido
non sia per te rispetto avere al Nume.
antigone
O padre, il mio consiglio odi, se pure
1265giovine io sono. Fa’ tu che quest’uomo
di ciò ch’ei brama compiacere possa
sé stesso e il Nume, e che il fratello nostro
venga, concedi a noi. Fa’ cuore: a forza
dal tuo volere ei non potrà rimuoverti,
1270se ciò che a te non giova ei ti dirà.