Pagina:Tragedie di Sofocle (Romagnoli) I.djvu/130

1476-1482 AIACE 103

nostro amico si dice, e qui rechi
suo tributo a quest’uomo, che in tutto
fu perfetto, e a nessuno secondo.
coro
Molte cose ai mortali è concesso,
poi che vider, sapere; ma prima
di vedere, nessuno è profeta
della sorte che a lui toccherà.