Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) IV.djvu/313

310 EURIPIDE


coro

Misera Ifigenia, col tuo fratello
in man del Sire tornerai, morrai.

toante

O tutti voi, di questa terra barbara
abitatori, ai corsier le redini
non adattate, non correte al lido,
per afferrar la nave ellèna, come
rompa alla spiaggia, e catturar quegli empî?
V’aiuterà la Diva. E voi, le rapide
navi spingete in mar: sicché, sul pelago
inseguiti e per terra, in man ci cadano.
Da un’irta roccia giú scagliati siano
o confitti nei pali i corpi loro.
Appare Atena.

atena

Or dove questo inseguimento, dove
dirigi, o re Toante? Atena ascolta
che ti favella. Delle schiere il flutto
non eccitare piú, non inseguirli.
Ché dai responsi dell’Ambiguo spinto,
per evitar la furia dell’Erinni,
qui venne Oreste, per condurre ad Argo
la sua sorella, e il simulacro santo
portar nella mia terra, e refrigerio
aver cosí dai mali che l’opprimono.
Questo volevo dirti. E quanto a Oreste,
che tu sul mar prender credevi e ucciderlo,