questa, piú che la vergine, perché
sí nobil sangue non macchiasse l’ara.
Di buon grado l’accolse, e a voi concede
prosperi eventi, e navigar contro Ilio.
Or si rinfranchi ogni nocchiere, e corra
alla sua nave: ché oggi stesso, d’Àulide
abbandonar conviene i cavi anfratti,
attraversare l’estuante Egèo».
E poscia ch’arsa fu tutta la vittima,
su la vampa d’Efèsto, esso invocò
fausto ritorno per le schiere. Adesso,
Agamènnone a te m’invia, perché
da me tu sappia qual sorte dai Numi
ebbe la figlia tua, quale ne l’Ellade
sorte immortale; ed io, che fui presente,
e tutto vidi, a te lo narro. Certo,
volò tra i Numi la fanciulla. Scaccia
la doglia, e il tuo rancor contro lo sposo.
Inopinati mandano sugli uomini
gli eventi i Numi, e quei salvano ch’amano:
oggi la figlia tua fu spenta e visse.
coro
Di tal messaggio quanto godo! Ei dice
che fra i Celesti la tua figlia vive.
clitemnestra
T’ha dunque un Nume rapita, o figlia?
Che debbo credere di te? Che quanto
costui m’ha detto, non è che favola
vana, a placare questo mio schianto?