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coro
Strofe I
Argo, nutrice di corridori, suol di mia patria,
udite, udite le pie parole di questo principe,
ch’egli pronuncia, pei Numi, per la terra pelasgica,
e per la mia città.

Antistrofe I
Deh, ch’egli al termine le mie sciagure portando, al vertice,
recuperare possa le salme, cruento orgoglio,
delle lor madri. Per lui perenne la terra d’Inaco
riconoscenza avrà.

Strofe II
Per le città la pia fatica è fulgido
fregio, e grata memoria ognor ne dura.
Avrem da questi il patto d’amicizia?
Avranno i figli miei la sepoltura?

Antistrofe II
Le madri aiuta, fa’ che non si macchino,
di Pallade città, le umane leggi:
tu la giustizia onori, e l’ingiustizia
repudî, e gl’infelici ognor proteggi.