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AGAMENNONE 108

COREUTA

Terra, terra, perché non accogliermi,
1610avanti che il re mio vedessi
avere giaciglio le argentee
pareti di un bagno?
Sepolcro chi mai gli darà?
Chi lugubri pianti? Tu forse,
1615tu questo oseresti? alzar gemiti
funerei su l'uomo sgozzato
da te? render, dopo lo scempio,
all'alma odïoso tributo?
Oh!, qual funebre elogio
1620per questo sacro re,
con rompere di lagrime,
con veritiero cuor favellerà?

CLITENNESTRA

A te non ispetta addossarti
tal cura: da noi
1625fu ucciso, abbattuto: da noi
avrà sepoltura: né pianto domestico
l’accompagnerà.
Ma bene Ifigènia, la figlia,
com’è suo dovere, ad accoglierlo,
1630incontro al suo padre movendo,
al rapido varco del duolo,
le braccia gli cinge
al collo, ed il bacio gli dà.