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racconto di natale. 33

miglia. L’idea che qualcuno pranzasse solo il giorno di Natale lo commoveva come una disgrazia.

Mentre prendevamo il caffè, entrò il servitore ad annunciare che una persona, la quale non aveva voluto dare il suo nome, domandava di parlare al professore. Questi uscì per raggiungere nel salotto il suo visitatore, e lo vedemmo ricomparire dopo pochi minuti.

Però si sarebbe detto che in quel breve tempo fosse stato, non in una camera ben chiusa e calda, ma all’aria rigida di quella serata di dicembre, sotto la neve che fioccava fitta, tanto s’era fatto pallido.

Si rimise a sedere e vedemmo che rabbrividiva tutto.

Bevve due bicchierini di cognac uno sull’altro, come per riscaldarsi, ci domandò cosa si stava dicendo, ma non