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STRADE REALI ED ALTRE CHE PARTONO DA TORINO 27

si aggiunsero in quel pozzo due trombe mosse dalla ruota medesima, le quali mandano in que’ mercati otto getti d’acqua di 12 millimetri di diametro caduno.

VI. ― STRADE REALI ED ALTRE CHE PARTONO DA TORINO.

Torino aveva altre volte quattro porte: Porta di Po a levante; Porta Palazzo, detta anche Vittoria, ed ora impropriamente d’Italia, a settentrione; Porta Susina a ponente; Porta Nuova a mezzodì. Di queste più non rimane vestigio, e solo ne vive il nome a indicare il sito dove sorgevano.

Da ciascuno di questi quattro siti, dove erano le porte, si dispiccano quattro grandi strade dette reali postali.

Strada di Milano.— Aperta in remoti tempi tra le due città; ha principio al ponte sulla Dora a settentrione di Torino, di cui percorre la provincia; attraversa Vercelli e Novara, passa il Ticino sul magnifico ponte in pietra, che segna il confine tra il Piemonte ed il Lombardo-Veneto, e mette a Milano.

Il ponte sul Ticino venne condotto a compimento dai due governi, l’opera importando la somma di 3,500,000 lire. Ne furono costruttori gli ingegneri Melchioni e Gianella.

La lunghezza totale della strada nei R. Stati è di chilometri 111, pari a miglia 45 circa di Piemonte.

Strada di Piacenza.— Incomincia all’uscita del sobborgo di Po in Torino, e termina all’incontro del torrente Bardonezza, limite dei R. Stati col ducato di Parma e Piacenza. Percorre le provincie di Torino, Asti, Alessandria. Questa strada antichissima, e in alcun tratto ancora denominata Romana, venne, dopo il 1783, quasi interamente riformata sull’antica traccia.

Dopo l’apertura della ferrovia da Torino verso Genova, questa strada ha perduto della sua importanza.

La sua lunghezza, dall’origine sino al confine, è di chilometri 155,358, pari a miglia 63 circa di Piemonte.

Strada di Francia.— Muove da Torino a Ponente, si interna nella provincia di Susa, ascende il Moncenisio, s’avvalla nella Savoia, e termina a Pontbeauvoisin, ossia al torrente Gujers, limite dei regii Stati con Francia.

L’importanza di questa strada diminuì con l’apertura di quella che da Nizza va lungo il mare a Genova; si fece minore coll’accresciuta navigazione de’piroscafi da Marsiglia ad ogni spiaggia del Mediterra-