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iii

AL DIVOTO LETTORE


ANTONIO CESARI


Egli è ben ventinove anni, che pubblicai questa mia traduzione di Tommaso da Kempis: in tutto il qual mezzo tempo non mi ricorda d’avervi messo l’occhio sopra, per rivederla. Ora parendomi da buon pezzo di sentirla desiderare, sono entrato in pensiero di farne una seconda Edizione: sperando poterla dare un po’ migliorata. Lo studio da me continuato sopra la lingua Italiana per questi non pochi anni, mi fece conoscere, che in alcuni luoghi io poteva aver meglio voltato l’autore,