Pagina:Tommaso da Kempis - Della imitazione di Cristo, Verona, 1815.djvu/338

326 libro iv.

son quegli, al quale devi dar tutto te; in maniera che non già più in te, ma sì viva in me, fuor d’ogni sollecitudine.


CAPO XIII.


Che l’anima divota deve aspirare con tutto il cuore

alla unione con Cristo nel Sacramento.


PAROLE DEL DISCEPOLO.


1. Chi mi concede, o Signore, ch’io ritrovi te solo, e a te apra tutto il mio cuore, e come è il desiderio dell’anima mia, io goda di te; e già nessuno mi signoreggi, nè creatura alcuna mi muova, nè guardi a me; ma tu solo mi parli, ed io a te come suole ragionare amante ad amante, ed amico usar con l’amico? Questo io prego, questo desidero; di trasformarmi in te tutto, e il mio cuore divellere da ogni cosa creata, e vie meglio per la sacra comunione e frequente celebrazione apprendere a saporare le celesti cose ed eterne.