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118 P. II. AR. IX. OSSERVAZIONI FATTE COL BAROMETRO.


Le altezze dunque della notte a quelle del giorno sono come questi Aumeri 1475: E4gr1. fi può dunque credere, che il freddo contribuisca ad elevar il Mercurio nel Barometro, perchè condensa l’aria» € questa con— densata può sostentare maggior quantità: di particelle straniere, tra le quali nell’Inverno fi deve porre gli elementi del freddo» dei quali fi parlerà nei seguenti articoli.

2.° Nella Tavola delle ore si trovano le minime altezze del Barometre nelle sei ore pomeridiane, che sono quelle del maggior caldo . Non così nella Tavola dei mesi; mentre l’altezza minima casca nei mesi temperati di Aprile e di Maggio; e i mesi caldi di Giugno, Luglio ed Agosto, esibiscono un’altezza mezzana: all’opposto nelle ore fi trova l’altezza mezzana nelle ore del maggior freddo, che sono quelle dopo mezza notte . Conviene dunque dire, che non sia solo il freddo’ ed il caldo, che produce queste diversità, ma che vi concorra qualche altro elemento . Lasciando al Dottor Chiminello discutere, come ha fatto, questa materia circa le Ore; quanto alle stagioni fi può dire forse» che avanzando la Primavera, suscitandosi una evaporazione veemente, sospinge in alto l’aria,?con che diminuisce la sua pressione coll ajuto ancora del copioso fuoco elettrico che sgorga dalla terra spezialmente in quel tempo ( Vedete l’articoto 1. P. 3.), e Y’introduce un fluido specificamente più leggero, qual è il vapor caldo. Nell’Estate poi i vapori,e gli aliti, sono tanto copioli, e addensati, che


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