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110 PAR. II. ART. VIII. OBBIETTI E RISPOSTE.

Punti d’acqua, ed ho inteso, che molti vascelli che li aspettavano, furono costretti di ritornare in Istria . Per questi pochi casi potrasfi dunque dire, che il Flusso del mare non dipende dalla Luna? Sieno pure più frequenti i casi di eccezione nelle meteore ( ne renderemo ben tofto ragione ): finchè non fi mostri, che questi cafi contrarj fieno in maggiore, o pari numero dei cambianti, sarà sempre un cavillo l’opporre l’eccezione alla regola. Si danno degl’Inverni dolci e tepidi, delle Estati fresche: e per questo non sarà il freddo proprio dell’Inverno, il caldo dell’Estate, e queste Ragioni non dipenderanno dalla causa generale del Sole?

Quanto alla varietà delle siagioni in diversi paesi, molte cose vi sono da dire. E prima rispondo, che ciò non è universalmente vero; vi sono tazioni ed influenze molto estese e quasi universali, per esempio degl’Inverni, come il famoso del 1709, delle Eftati ec.

anno 1725 fu piovoso tutto per tutta l’Europa, € direi quasi per l’Universo: l’America Settentrionale non vide il Sole dieci o dodici volte z le Antille furono abissate dalle inondazioni; la Bretagna ebbe perpetua pioggia; i ghiacci durarono tutto l’anno nei mari del Nord, onde fu im=pedita la peica della Balena; il Barometro del Sig. Deslandes fi tenne ostinatamente per 57 mesi basso a pollici 28: 4,che è l’estremo grado di bassezza . Confrontando i Giornali fi vedrà, che spessissimo in rimoti paesi i Barometrì fi alzano, e fi abbassano d’accordo; e spesso fi trovano gl’istes= fi tempi procellofi, per esempio in Scozia, in Moscovia, a Padova, come Ro rilevato confrontando i Giornali del Sig. March. Poleni con quelli de’ Medici di Edimburgo, e del Sig. Krafft nei Commentarj di Pietroburgo; è questo è oslervabile, che un’impressione temporalesca passa successivamente da un paese all’altro: per esempio li 2s Maggio 17365 È notata una gran procella di maefiro in Inghilterra; il giorno seguente fi trova notata a Padova col medesimo vento, e colla medesima direzione, coll’intervallodelle ore occorrenti per questa traversata. Li 14. Ottobre 1768 infierì un orridisfmo Uragano di verso Garbino pel Territorio Veronese, Vicentino, Trevigiano ec. e nelle Gazzette fi lesse poi che il giorno seguente 15 n’era siato uno simile, che devastò l’Avana in America . ‘Io non dico, che fosse il temporale medefimo che traversasse mezzo il Globo; bensì di1Ò, che l’uno e l’altro forse proveniva dall’impressione comune del Novilunio Apogeo, accaduto tre giorni prima . La gran procella nivale degli 8 Febbrajo 1770, che fu sì orrida appresso di noi, infierì nel Mediterraneo , e nell’Oceano, e fece naufragare tanti Vascelli . Innumerabili i gli esempj di comuni perturbazioni d’aria in cérti Punti di una.

Ma io non infisterò sopra questo: confesserò, che spesso sia il tempo di verso in diversi paesi, anche non molto rimoti; e non per questo meno comune sarà. la forza de’ Punti lunari. Chi non vede, che per necessità le Rftagioni, e- le Meteore devono variare da un paese ad un altro? Poichè prima finita e limitata è la massa de’ vapori dell’Atmosfera; onde non potrebbe supplire ad una pioggia universale per tutto il Globo . In secondo luogo, se i venti portano i vapori, le nuvole, e le pioggie in un paese,


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