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    corpi animali? Perchè contengono bensì molto fluido, ch’è veicolo del fuoco, ma inoltre hanno vasi, membrane, tendini, cartilagini, ossa, la pelle, i peli stessi che sono per se elettrici, e resistenti (Per dirlo in passando, si può credere, che la frizione dei fluidi contro i solidi, questi elettrici in origine, quelli per comunicazione, ecciti, e mantenga quello, ch’è fuoco vitale, il caldo animale, le funzioni della vita). Urtando dunque il fuoco del fulmine in queste parti resistenti, quivi s’irrita, infuria, lacera, e squarcia; talora stritola minutamente tutte le ossa; d’onde anche ne avviene, che i Cadaveri de’ fulminati, Uomini, o Animali, si corrompono prestissimamente (e gli antichi dicevano, che le carni diventavano venefiche). Così s’osservò nel cadavere del Sig. Richman, in cui il fulmine era entrato nella fronte, ed uscito per un piede. Dunque un Uomo, un Animale, esposto all’aria procellosa, si trova in pericolo non rimoto di aver un fulmine: Il Sig. le Monnier, il Medico, osservò che un uomo isolato in mezzo di un orto in tempo di procella, tenendo solamente una mano elevata, si elettrizzava a segno di attirare coll’altra mano delle segature di legno. Un’altro uomo tenendo con una mano elevata una pertica di legno, a cui era attortigliato un filo di ferro fino alla mano, mandava dal suo corpo vive scintille ( Ift. Elett. T. II. p. 166. ). Non è dunque dubbio, che un uomo solitario, ed esposto non attragga l’elettricità aerea; e quindi se ne viene uno sgorgo notabile, non possa esser percosso facilmente dal fulmine. Cresce il pericolo, se si ricoveri sotto un albero, specialmente solitario, come si è detto sopra, e maggiormente nel principio della pioggia. Quanto alle vesti, ogni tela di materia vegetabile, lino, canapa, etc. è pericolosa, per esser corpo attraente. Repellente è la lana, e molto più la seta, specialmente, come si è osservato, se sia di color blò; ma bisogna guardarsi dalle guarniture di metallo. Qui v’è una discrepanza di opinione tra il Nollet, e il Franklino. Credeva il Nollet più pericolosa una veste bagnata, che asciutta; poichè l’umidità conduce il fuoco elettrico; anche la seta in tal caso perde la sua virtù repellente. Il Sig. Franklino all’opposto stima, che più che le vesti son bagnate, più che sono grondanti, scemino il pericolo, perchè appunto allora si tramanda il fuoco elettrico. In fatti avendo bagnato un sorcio non potè mai ucciderlo colla scossa elettrica, come aveva fatto con altri sorci asciutti, perchè il fuoco scappava col veicolo dell’umido. E’ scritto, che Augusto, uomo pavidissimo, e superstiziosissimo, per difendersi contro i fulmini s’involgeva con pelle di Vitello marino. Era meglio, dice il Muschembroek, adoperare la pelle di Castore, che per esperienza si trova più elettrica. Si potrebbe ancora pensare di farsi sospendere in una lanterna di vetro, o di porcellana, o coprirsi con una campana di simile materia, poggiando su d’un piedistallo di resina, o di cera, coprirsi con un padiglione o mantello di tela di seta cerata, e cose simili; Ma il Sigr. Nollet non teme tanto il ridicolo, che l’insufficienza di questi mezzi, quando una grossa ejaculazione fulminea si drizzasse contro la persona, per la chiamata degli umori, che contiene, e che sono, come si è detto, in tal caso i traditori dell’uomo; la suddetta difesa è debole. Il Sig. Francklino suggerisce anche un letto, riparato dal fulmine: questo deve esser tutto di lana, o di seta, senza tele, senza metalli vicini, e sospeso per mezzo di corde di seta, per esempio, come i letticelli de’ Marinari. I luoghi meno esposti a’ fulmini sono le grotte, le cantine, le stanze sotterranee ben chiuse, prescindendo dalle vene umide, e dai metalli; ma in genere questi luoghi sono meno esposti all’aria vaporosa, ed al vento umido dei Temporali; e i vapori sono il veicolo de’ fulmini. Quindi nei temporali sarà cauto scegliere le stanze basse, che però non abbiano metalli, e sempre chiuder le fenestre. Gl’Imperatori del Giappone al riferire del Kempsero, si ritirano in una stanza sotterranea, praticata sotto d’una peschiera; ridicolo era il pensare che l’acqua smorzasse il fuoco del fulmine, quando all’opposto lo provoca; ma intanto era provido un ritiro difeso dall’ingresso dell’aria umida esterna. Quindi hanno gran ragione i Francesi, ed altri popoli, che fabbricano i magazzini da polvere sotto terra, con doppio volto, alla prova della bomba. Credo ancora, che fabbricandosi un’edificio sopra grossi volti, coi muri solidi, e col tetto a volto, il tutto di pietra viva, senza spigoli, nè punte, e sopra tutto senza metalli; dovrebbe andar esente dal fulmine. Se questo non fosse comodo per l’abitazione, lo sarà per la custodia delle Polvere, se non si volessero adoperare Conduttori, i quali però sempre sarà utile di aggiugnere.

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