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Apologia de’ Conduttori. 31

sono del tutto simili; e tutti i casi antichi e moderni de’ fulmini s’accordano a mostrare uno sbilancio d’elettricità, e un arresto per materie antielettriche interposte, che dunque cessa, introdotta la continuazione de’ Conduttori.

TERZA DIFFICOLTÀ.

L

E punte provate nelle nostre sperienze sono in fine vicinissime al Conduttore, e in così piccola distanza possono bene operare: ma come potranno agire sopra le nuvole del cielo così distanti.

RISPOSTA.

Rispondesi prima: che le nuvole temporalesche pur troppo si avvicinano agli edificj per mezzo di quelle nuvole stracciate, che si veggono pender in fila dall’alta nuvola alla terra, quando si mira da lontano un temporale, e per mezzo d’esse scagliarsi abbasso le saette. In secondo luogo, non vuole che le punte agiscano in gran distanza; basta che operino quando la nuvola si è fatta vicina. In terzo luogo, tanti casi di Conduttori fusi, o squarciati dal fulmine, provano che le Punte aveano comunicato colla nuvola: i casi di Siena, e di Padova provano anche, che il fulmine passa per li Conduttori senza veruna lesione. Vedete quì dopo la Lettera al Senator Querini

QUARTA DIFFICOLTÀ.

N

EL vantato elettricismo atmosferico restano molte cose oscure, ed incongruenti, da spiegarsi: per esempio, le nuvole talora senza lampi e tuoni danno maggiori indizj di elettricità nelle macchine a ciò preparate, che quando ampiamente tuona e lampeggia: talora quando piove cessano le scintille; e talora sopravvengono in copia quando piove.

RISPOSTA.

Quì la risposta è breve, effendosi provato nella nota precedente, che le nuvole nei Temporali sono elettrizzate, e che i fulmini non sono ch’esplosioni del fuoco elettrico. Le osservazioni poi addotte


non