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Sopra i conduttori 11

tana in seguito da quella, la cui atmosfera avea compresso la sua elettricità naturale, ella resta negativa. Questa prima nuvola, nell’istante in cui è divenuta positiva da una parte e negativa dall’altra, può anche esser separata in due, e formar nello stesso punto una nuvola positiva ed una nuvola negativa. Egli è facile da giudicar qual numero infinito di combinazioni differenti possono farsi negli ammassi di nuvole che formano ordinariamente le tempeste; sarebbe facile il render ragione di tutte le variazioni che mostra la loro elettricità, ma sarebbe troppo lungo l’analizzarle qui per minuto. Mi basterà di osservare, che verrebbesi a formar un’idea ben falsa, se si giudicasse, che tutti i lampi e i colpi di fulmine che si vede partir da una nuvola durante il corso d’una lunga tempesta, sono porzioni della elettricità che conteneva primitivamente. In primo luogo, la quantità d’elettricità che si scarica in un solo colpo di fulmine, rende incredibile quella che converrebbe supporre in una tal nuvola onde somministrarne a tutti i colpi ch’essa dà. In secondo luogo, si vede che un conduttore, da cui si trae una scintilla, è incontanente spogliato di tutto il suo fuoco: si sà che il diffetto di continuità nelle parti deferenti che compongon le nuvole può impedir che il suo spogliamento non sia così istantaneo, ma sempre è vero che ogni esplosione diminuisce il suo fuoco a segno che un picciol numero dovrebbe levarglielo in totalità. Bisogna dunque che questa elettricità gli sia sovente supplita d’altronde per il tempo che dura la tempesta che cagiona, e ch’essa provi delle variazioni indipendenti dalle esplosioni per le quali essa si scarica. Si può scorgere da quel che ho detto più sopra, quali possano essere le cause di queste variazioni, e se n’ha la pruova dalle osservazioni che attestano essersi veduto durante la medesima tempesta l’elettricità della medesima nuvola essere ora positiva e ora negativa.

Esaminiamo ora come si fanno i differenti scarichi di questa elettricità, sia da una nuvola ad un’altra, sia dalle nuvole alla terra, o immediatamente, o col mezzo de’ corpi elevati, come gli edifizj, gli alberi ec. Scarichi, che formano i colpi di fulmine, e i lampi.

È lungo tempo che si è osservato, che fra i colpi di fulmine, gli uni cadono, e gli altri non cadono. Ai primi particolarmente si è attribuito il nome di fulmine, sopra tutto allorachè un guasto, qualunque siasi, accenna le tracce del loro passaggio.

Quando due nuvole, l’una delle quali è elettrizzata e l’altra non


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