Pagina:Toaldo - Dei conduttori per preservare gli edifizj da' fulmini - 1778.pdf/11


vii

sato, con dei rischiaramenti ed un’Appendice per le cose posteriori.

Imperciocchè, di tempo in tempo, e di mano in mano, che scriveva queste cose, ho procurato di dare quello che mi pareva allora più ragionevole discorrendo sopra le dottrine e teorie correnti. Ma perchè gli studj, le osservazioni, l’esperienze, e il tempo istesso, illuminano gli uomini, così m’è occorso nei discorsi posteriori modificare talor qualche cosa avanzata negli Scritti precedenti, salvo sempre il fondo e la sostanza del sistema. Per esempio, nel Saggio Meteorologico 1770., e nell’Informazione al popolo 1772. ho insistito sull’isolamento de’ Conduttori; si è considerato dopo, che questa cautela sebbene utile non era punto necessaria, anzi era superflua, fuorchè per li magazzini da polvere, e per gli osservatorj elettrici. La maggior mutazione che ho fatta, è quella d’aver in certo modo soppresse le Punte esterne, colla ferma opinione che basti, e talor sia forse più cauto, un semplice Emissario, quale ho eseguito per il Campanile di S. Marco in Venezia. E perchè sono occorsi dopo dei fatti favorevoli a questo sistema, mi riservo a dichiararlo meglio nell’indicata Appendice.

Alle precedenti Memorie ho fatto di tratto in tratto delle annotazioni per illustrare qualche punto secondo il bisogno; lusingandomi in fine che quando uno abbia letto la ferie di questi discorsi, poco abbia a desiderare di più, tanto per la teoria che per la pratica de’ Conduttori sopra ogni maniera di edifizj; intendo fin’a quanto si estendono le scoperte de’ Fisici fino al giorno d’oggi.


No-