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e notizie ec. 105

Acqua: poichè dove va ella quest’aria infiammabile? in niente? no certo; ma sovente s’osserverà, che dopo un gran Tuono, un Fulmine scoppiato, cade immediatamente una dirotta Pioggia; il che fa credere che il Fuoco, o l’Aria infiammabile, accesa dalla scintilla elettrica si combini coll’aria deflogisticata dall’Atmosfera, generi acqua, e dia quella Pioggia subitanea.

Ma un’altro di diversa opinione parmi potrà anche dire, che, senza ricorrere a tali metamorfosi, la stessa Aria infiammabile, o il fuoco, che tenea i vapori in dissoluzione, distaccandosi da essi fa tre cose; una, che conglobandosi, o isolandosi, scoppiando, forma il Lampo, il Tuono, il Fulmine: la seconda, che togliendo le ali ai vapori, questi possono addensarsi, e con ciò resi più pesanti tosto cadere, e formare la Pioggia, ch’è l’antica opinione: la terza, che consumati così li vapori (fluido assai più leggero dell’aria, perchè combinato col fuoco), riacquisti l’aria il suo peso naturale, come si dicea avanti, e lo eserciti sul Barometro. Resterrebbe a sapere qual sia il mestruo, o l’ingrediente, che opera tale Chimica separazione del fuoco; sarebbe questo forse uno