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mento inoltre patì un grandissimo disastro per le continue Pioggie di Giugno, perchè tagliato non si potea asciugare, quindi rimase sui Campi annegato, e nacque, o serrato umido fu pascolo degl’Insetti, o riscaldato, con vizio immedicabile, diede pessima qualità di Farina.

La seconda Parte dell’Anno fu quasi peggiore. La State brugiata da eccessivi e mortali calori. L’Autunno annegato da continue esorbitanti Pioggie, le quali impedirono il raccolto, ed il governo de’ grani, e frutta Autunnali; così degli Strami, e Pasture, onde la carestia de’ foraggi, indi i lavori delle Terre, e le seminazioni, aggiugnendo le replicate disterminatrici Gragnuole, che devastarono l’intere Provincie, i Turbini, i Diluvj di micidiali incendiarie Saette, i Terremoti ancora in più luoghi; troppi furono i disastri per non doversi segnare quest’Anno con nero Carbone.

Anche i nostri Stromenti Meteorologici risentirono della stravaganza, e segnarono gli estremi de’ loro moti. Il Barometro ai 22 di Gennajo salì a pollici 28 lin. dove nello spazio di 70 Anni che si tiene nota Osservazioni qui in Padova non era arrivato

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