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sarebbe il numerare. Ma di grazia, P. reverendissimo , che è mai ciò? S. Atanasio, Osio, S. Ilario, S. Ambrogio, S. Gio. Grisostomo hanno dunque trattato delle controversie che il P. Mazzarini ebbe con S. Carlo? Certo son queste le controversie di cui io ragiono, e ciò è evidente da tutto il contesto, in cui io non tratto che dell’imprudenza di quel focoso predicatore , del processo fattogli per opera di S. Carlo, della sua assoluzione, ec., e le controversie sull’immunità ecclesiastica non son nominate che di passaggio per l’occasion che diedero a quelle tra ’l P. Mazzarini e S. Carlo; ed è ancor più evidente che le quistioni pericolose al pari che inutili, delle quali io ragiono, son quelle del mentovato processo, quando si rifletta ch’io aggiungo: sulle quali, più ancora che non conveniva, si è scritto alcuni anni addietro; espressione che sarebbe ridicola parlando delle quistioni sull’immunità ecclesiastica, delle quali si è scritto non alcuni anni addietro, ma già da molti secoli, e si scrive tuttora, e si scriverà ancora probabilmente per lungo tempo, ma che è ben adattata alle controversie di S. Carlo col P. Mazzarini, sulle quali si aggirano molti libri stampati alcuni anni addietro , cioè le Lettere di S. Carlo stampate in Lugano, l’esame di dette lettere, e più altri libri in quell’occasion pubblicati, e ne’ quali dell’immunità ecclesiastica si parla tanto quanto dell’elettricità e del magnetismo. Ma comunque sia evidente che in quest’ultima nota, come anche a’ più grand uomini accade talvolta, V. P. reverendissima non ha