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t) i G Aggiugnc poi il sig. abate, die se io avessi tenuto il metodo del sig. abate Andres, egli farebbe plauso volentieri al mio talento ed al mio amore per la patria. Non posso a meno di non riangraziarla, sig. abate gentilissimo, di questa sua amorevole disposizione verso di me* ma stia pur sicuro che io vivo contento e tranquillo senza questo suo applauso. Si persuada, che quando io intrapresi la difesa della letteratura spaglinola, tutt1 altro pretesi che il procacciarmi gli applausi del sig. abate Tirabusciò. Io godo ben ricompensate le mie deboli fatiche col benignissimo accoglimento che ha trovata la mia opera e presso l’intera nazione spagnuola, e presso i dotti ed imparziali italiani. Nè saprei accertare se fosse stata per aver la stessa sorte. se io mai avesse.scritto in maniera da essere lodato dal sig. abate Tiraboschi. Nè men obbligato debbo confessarmi al signor abate per quella sincerità con cui ci assicura che impiegherebbe di buon animo alcuni giorni in rispondermi, ma che non può risolversi ad entrare in battaglia con uno scrittore che legge nella sua Storia ciò eh egli non ha mai scritto, che non vi trova ciò che pure da ognuno che abbia occhi in fronte, vi si può trovare (p. 19). Quanto più s’avanza nella sua lettera il signor abate Tiraboschi, tanto più manifesta d’aver letto il mio Saggio senza quella pace e tranquillità d’animo che si richiede per non vedere ne’ libri tutt’altro di quello che in essi è scritto. Prenda in mano il sig. abate i due tomi del mio Saggio senza dimenticarsi di quella