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I TF.nzo 555 Orsalo monaco Casinese di lui nipote col titolo i Marmi eruditit innanzi alla quale il ch. signor Giannantonio Volpi ha premessa la Vita del dotto autore (*). Amendue sono opere le quali benchè non sieno senza errori, spargon però molto lume sull’antica storia. È ancor più pregevole l’opera dello stesso scrittore De Notis Romanorum, che dal Grevio è stata inserita nella sua gran Raccolta de’ Trattati sull1 Antichità romane (t. 11). Una Apologia delle Opere dell1 Orsato contro le accuse ad esse date dal marchese Maffei ha pubblicata nel 1752 il signor Giandomenico Polcastro pronipote dell’autore. Prima ancor dell1 Orsato avea pubblicata una Raccolta delle Iscrizioni della città e del territorio di Padova sacre e profane Jacopo Filippo Tommasini canonico di S. Giorgio in Alga, e poscia vescovo di Cittanuova nelI1 Istria, ove finì di vivere nel 1654, di cui e di più altri libri da esso dati alla luce si posson vedere il Papadopoli (Hist Gymn. patav. t. 2, p. 134), il P. Niceron (Mém, t, 29) e una breve Dissertazione inserita nelle Nuove Miscellanee di Lipsia (t. 1, p. 148). L’opera del Tommasini fu pubblicata nel 1649, e fu indi assai accresciuta dal P. Jacopo Salomoni domenicano, di patria candiotto, ma vissuto lungamente in Padova. La stessa fatica riguardo alle iscrizioni della sua patria intraprese Ottavio (*) Il co. Seriorio Orsa’o pubblicò etili stesso nel iftìq il primo tomo de’ Marmi eruditi, la «fimi opera fu poi continuata con un altro tomo dal P. dou Gumnautonio di lui nipote.