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tf.hzo 64 •*> E^li era nato in Sarzana nella riviera orientale di Genova nel 1591, ed entrato in età giovanile tra’ Gesuiti, ne uscì poscia, e da Urbano VIII, a cui pel suo ingegno ei si rendette assai caro, fu fatto suo cameriere d’onore, e dichiarato professor d1 eloquenza nella Sapienza di Roma l’anno 1628 collo stipendio di 500 scudi (Carrafa de Gymn. rom. t 2, p. 321). L’Eritreo quanto ne loda l’ingegno, altrettanto ne biasima la poca saggia condotta (Pinacoth. pars 1, p. 112, ec.), per cui visse sempre oppresso dai debiti, e forse il suo tenore di vivere gli accorciò i giorni, perciocchè divenuto etico, e ritiratosi a Sarzana, ivi in età di quarantanove anni venne a morte nel 1640. L’Arte istorica da lui pubblicata in Roma nel 1636, e accresciuta poscia in una nuova edizione nel 1646 da Paolo Pirani, fu l’opera che maggior fama gli conciliasse, e con ragione, poichè esso è libro ottimo , e un de’ migliori che in questo genere abbiamo. E basti recarne il giudizio del Cardinal Bentivoglio , che ben potea conoscerne il pregio: Con mirabile erudizione, dice egli (Meni. I. 1, c. 9), ed insieme con singolare eloquenza fra i più moderni compose un pieno volume sopra C Arte Istorica ultimamente in particolare Agostino Mascardi, uno de’ primi Letterati d’Italia, e mio strettissimo amico. E certo gli deve restare grandemente obbligata l’Istoria:, poichè egli nell’accennato componimento non poteva più al vivo effigiarne la vera e perfetta Istoria. Egli avea già pubblicata fin dal 1629 la Storia della famosa congiura del Fieschi. Ma questo saggio, dice Apostolo Zeno (Note al