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SECONDO narra & trionfare sopra noi altri Italiani. In fatti parve ai matematici italiani, poco avvezzi alle algebriche formole, che il Ricci con esse oscurasse alquanto il suo discorso, come scrive il P. degli Angeli in una lettera allo stesso principe, citata da monsig. F ab rolli (l. cit.p. 264). Oltre il coltivar per tal modo gli studi, il Ricci promossegli ardentemente. Le molte lettere da lui scritte al detto principe e ad altri (Lett. ined. t. 1) ci mostrano eli1 egli, benché lontano, recò all1 accademia del Cimento non minori lumi e vantaggi che i più illusil i accademici; perciocché non v1 era quistione o sperienza, intorno alla quale non fosse egli ancor consultato , e il principe Leopoldo volle ch’ei rivedesse 1’opera dell1 accademia stessa. A questo suo sapere nelle cose fisiche e matematiche ei congiunse lo studio delle scienze sacre, e una singolare esemplarità di costumi, per cui, dopo essere stato da’ romani pontefici adoperato in impieghi e in commissioni assai rilevanti, fu finalmente da Innocenzo XI, il 1 di settembre del 1681, onorato della sacra porpora. La modestia del Ricci e i replicati sforzi eli1 ei fece per sottrarsi a tal dignità , nel renderono agli occhi de’ saggi sempre più degno. Ma quanto maggior fu il piacere di tutti in vederlo così esaltato, altrettanto fu maggiore il dolore, quando pochi mesi appresso, cioè a’ 12 di maggio del 1582 , il videro dalla morte rapito in età di 64 anni. XLYII1. Ninno però tra’ matematici italiani di questo secolo uguagliò la fama di Vincenzo Viviani, di cui perciò è giusto che noi ragioxr.vni. Klogin Hi ViiurmoViTuai. \