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SECONDO ^99 consideriamo semplicemente, dice, come autore e filosofo, egli è assai inferiore al Galileo suo contemporaneo, e forse ancora al Keplero. Il Bacone ha mostrato da lungi il-vero sentiero della filosofia; il Galileo non sol 1 ha mostrato, ma vi si è avanzato a gran passi. L’Inglese non avea cognizione alcuna della geometria; il Fiorentino ha ravvivata questa scienza in cui era eccellente, ed è creduto il primo che colle sperienze l’abbia applicata alla filosofia naturale. Il primo ha rigettato sdegnosamente il sistema del Copernico; il secondo I ha confermato con nuove pruove tratte dalla ragione e dai sensi. Lo stile del Bacone è duro e affettato, il suo scrivere, benchè a quando a quando vivace, è poco naturale , e pare che abbia aperta la strada a quelle troppo sottili comparazioni e a quelle lunghe allegorie che sono proprie degli scrittori inglesi; il Galileo al contrario è vivo e piacevole, benchè alquanto prolisso. Ma l’Italia non unita sotto un solo governo, e paga forse di quella gloria letteraria di cui ella ha goduto ne’ tempi antichi e moderni, ha trascurato troppo I onore di aver data la nascita a sì grand’uomo; e al contrario lo spirito nazionale che domina tra gl’inglesi, fa eh* essi rendano a’ loro illustri scrittori, tra’ quali contano il Bacone, lodi ed applausi che posson sembrare o parziali o Eccessivi XIX. L’esempio del Galileo e le scoperte da esso fatte in tante parti della filosofica e della , matematica eccitaron gl’ingegni di più altri Ita- { liani ad avanzarsi nel bel sentiero ch’egli con tanta fatica e con tanta sua gloria avea loro