Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VIII, parte 1, Classici italiani, 1824, XIV.djvu/171

SECONDO i 5C) traeva que’ frutti de’ quali erasi lusingato , e mosso ancora dalle istanze di autorevoli personaggi, circa il 1622, essendo pontefice Gregorio XV, tornossene a Roma, accolto amorevolmente dal papa; e a riparare lo scandalo colla sua fuga e colle sue opere dato al mondo, pubblicò in Roma nel 1623 un altro opuscolo col! titolo: Marcus Antonius de Dominis Archiep. Spalaten, sui reditus ex Anglia Consilium exponit, in cui tratta tutti gli errori in addietro insegnati. Ma poco appresso, caduto di nuovo in sospetto di eresia, fu chiuso in carcere in Castel S. Angelo , ove frattanto venuto a morte nel i(>25, in età di 64 anni, diede segni di pentimento sincero. (a) Ma da’ processi essendosi comprovato eli’ egli era veramente ricaduto nell’eresia, il corpo ne fu poscia dato alle fiamme. Una lunga lettera intorno alla vita del de Dominis trovasi tra quelle date alla luce da Gregorio Leti, e da lui attribuite a Traiano Boccalini (Bilancia polit, par. 3, lett. 3 ì p. 7). Ma gli eruditi sanno che il Boccalini non è l’autore di esse. E che di questa principalmente egli nol sia, si potrebbe mostrare con molti argomenti; e basti f accennare questo solo, che lo scrittore dice eli’ ei volle bensì farsi Gesuita, ma realmente non entrò mai tra essi j mentre è pur certo eli’ ci vi fu (a) La morte di Marcantonio de Dominis accadde non nel 162?, ma nel settembre del 1624? come ha provato il eh. sip ab. Zaccaria, presso cui si può vedere nuovamente ed eruditamente ualtato ciò clic a lui appai tiene (Relractat. cxanpla f Jpp. p• 129)*