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terzo 3385 c. perdonargli volentieri gli errori nei quali è caduto. Alcune altre operette inedite ne rammenta il p Ossinger (Bibl. Augustin. p. 177), fra le quali le due odi in lode di S. Agostino e della b. Chiara di Montefalco si conservano ancora nella libreria de’ PP. Agostiniani di Bergamo, insieme colf originale del Vocabolario, come mi ha cortesemente avvertito l’ornatissimo cavalier sig. conte Giulio di Calepio. XXV11I. Sia l’ultimo tra’ gramatici di questo secolo uno che nel numero e nell’erudizione dell’opere non fu inferiore ad alcuno, e di cui maggiore ancora sarebbe la gloria, se non l’avesse oscurata colf apostasia dalla cattolica Religione, cioè Celio Secondo Curione. L’orazion funebre che ne fece l’anno 1570 Giannicolò Stoppali!, e che è stata di nuovo pubblicata dallo Schelornio (Amoneit. Liter. t. \.\, p. 325), ce ne darà le più sicure notizie. Egli era nato nel 1530 in Piemonte, in un luogo che lo Stoppani latinamente dice Cyriacum, e che debb’essere presso Torino, perchè egli dice che Jacopo Troterio Curione di lui padre, uomo d’illustre nascita, aveva presso che tutti i suoi beni in Moncalieri che non ne è molto distante, e ove perciò fu nè primi suoi anni allevato ancor Celio. Indi passò a Torino, ove attese a’ più gravi studj, e a quello sopra tutti della giurisprudenza. In questo tempo, mentre ei non avea ancora vent’anni, udì parlare delle nuove opinioni di Lutero e di altri maestri dell* eresia; e invogliatosi di leggere i loro libri, ne fu sedotto per modo, che con due suoi compagni determinò di andarsene in Allemagna, e si