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TERZO 3277 trovare quali fossero quelli con cui era volgarmente chiamato. Di Bernardino Rutilio natio di Cologna terra tra Verona e Vicenza, e autor di una Decuria di osservazioni su diversi scrittori latini, di alcune Vite de’ giureconsulti, delle Note sulle Lettere di Cicerone, e di altre opere, si posson vedere copiose notizie nella Dissertazione de’ Letterati Colognesi del sig. Giambattista Sabbioni (Calogerà, Racc. t. i4). Un1 oda a lui diretta dal conte Niccolò d* Arco (l. 2, carm. 23) ci fa conoscere che uomo assai valente nella lingua latina era un certo Candido Albino, che dal Cardinal Ercole Gonzaga fu chiamato a Mantova, perchè istruisse nelle lettere il giovane principe e poi duca Francesco. Alle notizie che di esso ci ha date il conte Mazzucchelli (Scritt ititi t. 1, par. 1, p. 334), io aggiugnerò che abbiamo due lettere a lui scritte da Lucillo Filalteo (Epist. p. 48, 101), le quali parimente son piene delle lodi di questo maestro. Io accennerò qui ancora il nome di un maestro di gramatica detto Pietro Antonio Montagnana , di cui niuno fa menzione, e di cui non P avrei fatta io pure, se il dottissimo P. abate Trombelli non mi avesse cortesemente comunicato un codice ms. in cui si contengono moltissime lettere da lui scritte a’ suoi amici. Da esse raccogliesi eli’ egli era natio di Monfestino nella montagna di Modena; che stette qualche tempo in Bologna; che non trovando ivi l’impiego, venne circa il 1531 a Modena, e stette qualche tempo presso Andrea Castaldi, ora in città, ove egli dice che abitava presso S. Lorenzo, or nella villa della Staggia; che