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2l82 LIBRO ne lia tlalo il conte Mazzucchelli (l. cit. L □ } par. 4j p• a322) , ne abbiaru di fresco avuta una esattissima Vita dal eh. sig. Giambattista Verci (Scritt. bassan. t. 2). Lazzaro Buonamici fu natio di Bassano, ove venne a luce nel 1479* La comune opinione il fa nato di poveri genitori che col lavorar la campagna si guadagnavano il vitto. Ma il suddetto scrittore, colla scorta di autentici monumenti, ha dimostrato che ed Amico padre di Lazzaro ed altri antenati della stessa famiglia erano di onesta nascita, e ammessi a quella cittadinanza. Nell’università di Padova studiò diligentemente le lingue latina e greca, e nella filosofia ebbe a suo maestro il celebre Pomponazzi, il quale avea di questo suo scolaro sì alta stima, che a lui ricorreva talvolta per avere la spiegazione di qualche passo d’Aristotele. Nè di questi studj fu pago Lazzaro, ma nella geometria ancora, nell’astrologia, nell’aritmetica e nella musica volle istruirsi, e in tutte queste scienze non poco si avanzò, come io raccolgo da una lettera a lui scritta da Lucillo Filalteo, in cui ne fa un magnifico elogio (Philalt., Epist p. 61). La fama sparsa del valore del Buonamici nell’amena letteratura fece eli’ ei fosse chiamato a Bologna ad istruire nelle lettere i giovani della famiglia Campeggi; e Girolamo Negri, nell1 orazion funebre in onor di esso recitata, sembra indicarci eh1 ei fosse ancor professore in quella università: Bononiam est evocatus ad honestissimam Campegiorum familiam instituendam, quo in loco in celebri illo ac pervetusto Gymnasio primas parie s obliti uit (fi. Nigri %Epist. et Orai.