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SECONDO li53 Tessersi Toinmaso dichiarato «apertamente in favore de* tigli di Pandolfo Collennuccio fatto uccidere dallo Sforza, come altrove si è detto, per delitto appostogli di tradimento, fece che veggendosi egli decaduto perciò dalla grazia del suo signore, si cercasse più sicuro ricovero. Francesco Maria I duca d’Urbino, per raccomandazion del pontef Giulio II, inviollo suo luogotenente a Gubbio; e Tommaso frattanto, mortagli la prima moglie, prese in seconde nozze Apollonia figlia di Agostino degli Angeli nobile pesarese e medico in Venezia. Compiuto il governo di Gubbio, tornò a Pesaro, ove e negli ultimi anni del dominio Sforzesco e ne’ primi anni del suddetto duca Francesco Maria, a cui Pesaro fu conceduto, e anche a’ tempi in cui Lorenzo de’ Medici, cacciatone Francesco Maria, ne fu padrone, ricevette molte testimonianze della stima in cui i suoi signori lo aveano. Tante rivoluzioni nondimeno gli renderono spiacevole quel soggiorno, e circa il 1517 si trasferì a Venezia, e vi si trattenne onorato assai da quella Repubblica fino al 1532, nel qual anno le replicate istanze de’ suoi concittadini ottennero finalmente ch’ ei tornasse a Pesaro, di cui avea già da più anni ripigliato il dominio Francesco Maria. Nel 1538 fu gonfaloniero, ed ebbe l’incarico di riformare gli Statuti del Pubblico. Ivi finalmente cessò di vivere a 29 di maggio del 1541, e fu onorevolmente sepolto nella chiesa di S. Agostino. Poche sono le opere legali del Diplovatazio, che hanno veduta la luce; e di esse ci dà il catalogo il soprallodato autor della Vita. Ma quella per cui gli diamo Tirauoschi, Voi XI. 35