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TERZO 1289 que’ tempi illustre, e ivi laureato in legge e in filosofia. Il che benchè sia verisimile, non se ne adduce però da essi sicura pruova. Certo egli abitò lungamente in Ferrara; e la prima memoria ch’io ne ho trovata, è all’an 1461. Perciocchè negli Atti di questa Computisteria di Ferrara da me più volte citati si trova un passaporto a lui accordato dal duca Borso agli 8 d’ottobre del detto anno, nel quale si esprime che il co Matteo Maria dovea allora venire ad abitare in quella città: spectabilis et generosi Matthaei Mariae de Bojardis venturi de proximo ad habitandum Ferrariae. Nel 1469 fu tra coloro che andarono incontro all’ imp Federigo III, quando recandosi a Roma passò per Ferrara Diar. Ferrar. Script, tìer. ¡tal. voi. 24, p. 217). Ei fu carissimo non meno al suddetto duca Borso, che ad Ercole I, di lui successore; e come accompagnò il primo nel viaggio che fece a Roma nel 1471 così dal secondo fu destinato l’an 1472 ad accompagnare a Ferrara la futura sua sposa Eleonora d’Aragona. Negli Atti sopraccitati abbiamo un decreto di questo duca a favore di Matteo Maria, in cui lo appella: Clarissimum et insignem vi nini MatOiaeum Mariam Bojardum Comitem Scandiani et consocium nostrum fidissimum et dilectissimum. Fra le altre onorevoli cariche a cui da Ercole I fu sollevato, ebbe nel 1478 quella di governatore di Reggio, nel 1481 quella di capitano in Modena, e di nuovo quella di governatore di Reggio, ove anche finì di vivere a’ 20 di febbraio dell’ anno 14f>4 » e Tibaboschi, Voi. JX. 5