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1388 LIBRO da’ mentovali autori lo dicono scolaro nell’ università di Ferrara di Succino Benzi filosofo a f«Ioso|o Soccino Meti/.i; e noi pure non abbiamo osato di affermarlo. Ma ciò ch’ egli aggiugne parlando di Soci uhi, cioè die forar, non J'u mai, ci sembra contrario ai troppo autorevoli monumenti citati dal co. Mazzucchelli (Scritt. ital. t. 2, par. 3, p. 14 3G, ec), e singolarmente a una lettera del card Jacopo Ammanati scritta a lui stesso nell’anno i4^4 {Jc. Papiens. Epist, p. 3i), rp. 5l)- Sieguc presso il 15 ¡rotti una lunghissima digressione contro ciò di che il Muratori avea sospettato, e che da noi pure si è a suo luogo creduto non improbabile (t. 4 • P- 3oa), che la Cronaca imperiale di Riccobaldo, che il Boiardo ci diede come da lui tradotta in lingua italiana, fosse cosa dal Boiardo stesso composta, e spacciata sotto il nome quell’antico scrittore. Noi non vogliam trattenerci nel disputarne più oltre. Si leggano le ragioni del Muratori; si leggano le risposte del Barotti, e si decida qual delle due opinioni sia la più verisimile. L’epoca della morte del co. Matteo Maria si dee fissare non ai’ venti di febbraio, come noi, seguendo altri scrittori, abbiamo affermato, ma al mese di dicembre, come lo stesso dott Barotti ha dimostrato. Egli confessa ch è incerto il luogo ov’ ei fu sepolto, e crede probabile che fosse in Reggio, Io so che citasi un ms. in cui si narra da quel sacerdote medesimo che accompagnò il cadavero!, che questo fu condotto a Scandiano, e deposto nella Rocca, onde poscia dal clero fu trasportato alla chiesa maggiore, e di magnifiche esequie onorato. Ma per quante istanze abbia io fatte per vedere un tal ms., non l’ho potuto ottenere. Io aggiugnerò per ultimo che in questo ducale archivio si conservano molte lettere del Bojardo al duca Ercole I, le quali però non ci offron notizie molto importanti. « Si può ora vedere ampiamente esaminato nella Biblioteca modenese (t. 1, p. 287, ec.; t. 6, p. 35) ciò c lic appartiene alla patria, alla vita e alle opere del Boiardo E ivi si è anche detto che par veramente certo che il cadavero ne fosse trasportato a Scandiano, e sepolto in quella chiesa maggiore ».