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TERZO I287 vcggasi il Quadrio (t. 6, p. 563), a cui deesi aggiugnere la più recente e vaghissima fatta in Parigi colla data di Londra nel 1768. Altre poesie di Luigi Pulci si hanno alle stampe, e fra le altre i Sonetti corsi tra lui e Matteo Franco poeta fiorentino anch’esso, nei’ quali questi due poeti, benchè tra loro amicissimi, si dileggian però e si mordon l’un l’altro rabbiosamente; di che veggasi il sopraccitato Quadrio (t 2, p. 566). XXVI. Di Matteo Maria Boiardo conte di Scandiano, dopo le belle ed erudite notizie che ne ha date al pubblico il cav Antonio Vallisnieri (Calogerà, Racc. t. 3, p. 351, ec.), ha parlato con molta esattezza il co. Mazzucchelli (Scritt. ital. t. 2, par. 3, p. 1436, ec.), e poco rimane ad aggiugnere a ciò ch’ essi ne han detto. Ei nacque dal co Gasparo e da Cornelia degli Apj circa il 1430 alla Fratta presso Ferrara (*). Gli scrittori ferraresi citati Pulci lo Scardeone, la' cui autorità è alquanto maggiore (De antiq. urli. Palar. p. 323). (*) 11 eh. dottor Baratti si è steso assai a lungo in provare che il co Matteo Maria Boiardo fu ferrarese e non reggiano (Mem. de’ Letter ferrar, t. 1, p. 5q, ee.). •Su questo punto noi tornerem forse a parlare, ma più in breve, nella Biblioteca degli Scrittori modenesi, che ci apparecchiamo a dare alla luce. Qui frattanto ritratteremo l’errore in cui ci ha tratti l’autorità del co Mazzucchelli e di altri scrittori, e confesserem!! volentieri che Matteo Maria non fu già figlio del co. Gasparo e di Cornelia degli Api, ma del co. Giovanni e di Lucia Strozzi sorella del celebre l’ilo, e che non vi ha pruova a mostrare ch’ei nascesse alla Fratta. Egli non crede che il Boiardo fosse scolaro del medico XXVI. Mai™. >1.,ru Rounlu;

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