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1^7° LIBRO <1 Isabella d’Aragona moglie del duca di Milano Giangaleazzo Maria Sforza (ib. p 210), di Serafina Colonna (ib. p. 218), di Anna di Spina romana (ib. 221), di cui si narra che in età di 14 anni era ammirabile nel verseggiare, e che morì giunta appena al XV anno; delle quali e di altre simili poetesse si posson Veder le notizie presso il Quadrio. Abbiam già fatta menzione nel capo precedente d Ippolita Sforza figlia del duca Francesco (a), e maritata poi ad Alfonso II re di Napoli, dotta nella lingua greca e in ogni genere di amena letteratura, di cui innoltre rammentano il Sassi Hist, Typogr. mediol. p. 151) e l’Argelati (Bibl. Script, mediol. t. 2, pars 1, p. 1380) due orazioni latine da lei recitate, che si conservano nell’ Ambrosiana, una in lode della duchessa Bianca sua madre, l’altra in Mantova innanzi al pontef Pio II (*). Anche Carlo VIII re di (a) Degli studi felicemente coltivati da Ippolita Sforza abbiamo un bel documento in un codice dell’ open-Ua de Senectute di Marco Tullio da lei medesima scritto, clic or si conserva in Roma nel monastero di Sauta Croce in Gcsusatemme, e ebe è descritto dal P. abate Casati (Cicereii Epist. t. 1, p. 173). Al fin della quale si legge: Ego Ilìppnlyta María Vicecomes Illustrissimi Principis Francisci Sforliae Duris Mediolani exeripsi ritea manti hunc libellum sub tempus putritine mrac et sub Baldo Praeceptnrc (cioè Baldo Martorelli) anno a Natali Christiana ucccciym octavo Idus Julias. E vi si aggiungono al principio e al fine parecchie sentenze di diversi autori da lei raccolte. (“) L’orazione detta da Ippolita Sforza nel r4”o in Mantova innanzi al pontefice Pio 11 è stata pubblicata da monsig. Mansi (Pii II Oration. t. 5, p. iya).