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terzo *479 L1 Aurispa fu insensibile a cotai lusinghevoli inviti, e continuò a soggiornare in Ferrara (a). Il co. Mazzucchelli dice ch’ ei morì in Roma nel 1459 e ne cita in pruova i Comentarj di Pio II. Ma questi al contrario racconta di se medesimo (Comm. l. 2, p. 57. ed. Frane, i G14) che, essendo venuto a Ferrara l'an 1459. furono a lui mandati dal duca Borso Guarino e l’Aurispa, e aggiugne che questi poco dopo morì in età di 90' anni; le quali parole abbastanza ci pruovano che’ei morì in Ferrara. Io credo però, che in senso alquanto più ampio si debba prendere quel paullo post usato da Pio II, e che l' Aurispa non morisse che verso la fine del 1460 perciocchè il Filelfo, in una lettera scritta a’ 4 di gennaio del i46i (l. iti, ep. 29) a Leonardo Sabbatino genero ed erede dell'Aurispa, parla della morte di questo, come di cosa avvenuta di fresco. Il veder qui rammentato il genero dell' Aurispa, ci mostra che questi prima di entrare nello stato ecclesiastico avea menata moglie, e avutane una figlia maritata poi al detto Leonardo (b). (a) Monsig. Fnbbroui avverte che l'Aurispa nel i4^4 fu in Firenze, e da Cosmo de’ Medici venne amorevolmente accollo; e cita ancora una lettera da lui scritta, in cui dice di aver trovati in una Libreria di Magonza 11 Panegirico di Plinio a Traiano, ed altri Panegirici antichi, i Conienti di Donato a Terenzio, ed altri antichi codici (Vini Comi. Muti. t.?., p. 227, ec.). (b) Il trovare una figlia dell’Aurispa mi ha fatto credere (e perchè dovea io pensare altrimente?’) che" egli avesse avuta moglie. Ma ei non l ebbe veramente; e forse s’ei risorgesse, avrebbe a dolersi dell’ab Marini, il quale ha scoperto e fatto sapere a tutti che non solo una,