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76 LIBRO pe1 tanti doni ed onori che da Guglielmo avea ricevuti , pei quali, dice, tu hai fatto che nè io nè i miei posteri potessimo esser poveri.

XXI. Nè dobbiam qui passare sotto silenzio i duchi di Savoia, i quali essendo ormai divenuti assai potenti in Italia , rivolsero il loro pensiero a procacciare alle provincie loro soggette i vantaggi che dagli studj e dall’arti sogliono derivare. Noi vedremo sul principio di questo secolo fondarsi l’università di Torino, e la vedremo onorata non solo in que’ primi anni, ma ancor nel decorso, da molti celebri professori; pruova evidente del patrocinio el11 essi trovavano presso que’ duchi, e de’ vantaggi che ne traevano. La mancanza però di storici contemporanei, riguardo a questi Stati, ci priva di molti pregevoli monumenti che una maggior diligenza a gloria di que’ sovrani ci avrebbe serbati (a). (a) La storia letteraria del Piemonte già da alcuni anni ha cominciato a ricevere nuova luce da molti valorosi scrittori che in diversi passi di questa nuova edizione si vanno indicando; e possiam lusingarci che tra non molto essa sarà illustrata non meno che quella delle altre provincie d’Italia. Qui basti l’accennare eh* io ho veduto un Discorso ms. del ch. sig. Vincenzo Malacarne intorno alla Letteratura saluzzese a’ tempi di Lodovico II, marchese di Saluzzo, dal 14'5 al 1504, e di Margherita di Foix di lui moglie, nel quale egli assai bene dimostra che que’ due principi non furono da alcun altro del secol loro inferiori nel coltivare e nel promuovere le scienze , e ne reca luminose pruove tratte singolarmente da un Diario ms. di Bernardino Orsello, e da più opere di F. Giovanni Lodovico Vivaldo dell’Ordine de’ Predicatori, e di Bernardino Dar dano parmigiano, i quali tutti viveano in quella cort»