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lasciò ad ognuno il giudicarne come gli piace. Secondo gli scrittori agostiniani, ei fu della famiglia de’ Niccoletti, ed essi aggiungono che, entrato nel loro Ordine, fu inviato per gli studi prima a Oxford, poscia a Padova. Il Papadopoli lo riconosce per alunno di quella università (Hist Gymn. patav. t. 2, p. 164). Ma nega ch’ei vi fosse ancor professore, benchè poscia soggiunga: vixit et docuit semper Patavii, intendendo forse di scuola da lui tenuta a’ suoi religiosi. Il Facciolati però ne ha trovata più distinta memoria ne’ monumenti dell’università medesima, col fondamento de’ quali afferma (Fasti. Gymn. pat pars 2, p. 113) che Paolo ebbe ivi la laurea filosofica e teologica; che l’anno 1408 era uno de’ promotori a’ gradi accademici; che l’anno 1411 fu onorato ancora della laurea medica1; e che ivi egli fu professore di logica, avendo a suo collega ed antagonista Antonio da Urbino nominato a quella cattedra l’anno 1411. Gli scrittori agostiniani, e singolarmente l’Errera ricercator diligente de’ monumenti del suo Ordine, accennano le onorevoli cariche a cui in esso ei fu innalzato, benchè talvolta le rinunciasse per non abbandonare le università, nelle quali insegnava. Secondo gli scrittori medesimi, egli era professore in Siena nel 1420. Nel qual tempo dovette avvenire ciò che narra Ambrogio da Cora nel capo precedente da noi nominato, e scrit-

  1. Il sig. abate Doringhello mi ha avvertito che negli Atti del Collegio Medico non trovasi indicio della laurea di medicina conceduta a Paolo Veneto.