Lucaie, di cui a’ 12 di ottobre prese il possesso a nome della corona di Castiglia, il che pur fece di tutti gli altri paesi che poscia scoprì. Andò egli quindi avanzandosi in que’ mari,
e osservandone le diverse isole, fra le quali le
più grandi furono quella di Cuba e quella d’Hayti,
detta poi l’Isola Spagnuola, ossia di S. Domingo. E quindi osservata attentamente ogni cosa,
e prese seco diverse merci, e singolarmente
più lamine d’oro, e vari uccelli e pesci ed altre rarità di quell’isole, con alcuni Indiani si
rimise in cammino per ritornarsene in Ispagna.
Spinto da’ venti a Lisbona, vi fu da quel re
accolto con sommo onore, benchè al medesimo
tempo questi dovesse sentir dispiacere di non
aver accettate le olii rie prima a lui fatte. Da
Lisbona egli scrisse la Relazion del suo viaggio, che tradotta in latino si ha alle stampe
(V. Bellum Christian. Principum an. 1088 auct.
Rob. Monacho, ec. Basil. 1533). All' arrivare
che poscia fece il Colombo al porto di Palos,
chiuse senza comando alcuno tutte le botteghe,
fu accolto fra’ ’l festoso suono delle campane,
e fra un’immensa folla di popolo accorso a vedere sì grande eroe. Ma ciò fu nulla in confronto al ricevimento ch’ei trovò in Barcellona,
ove allora era la corte, e ove egli giunse verso
la metà di aprile del 1493. Gli storici da me
già nominati non sanno meglio spiegarne la
magnificenza e la pompa, che richiamando l’immagine degli antichi trionfi. Se non che quello
del Colombo era troppo più bello, perchè non
congiunto allo sterminio, o al danno di alcuno.
Gli onori accordati al Colombo furon degni